Gruppo giovani

Gruppo Giovani

Il consenso ottenuto dall’Associazione Piacenza Musei ha reso possibile l’istituzione di un Gruppo Giovani, dotato di un proprio direttivo, il cui Presidente è la Dott.ssa Michela Bassi.
Il Gruppo Giovani si è impegnato da subito in iniziative di successo che hanno coinvolto altre associazioni del territorio piacentino ed hanno fatto appassionare all’arte molti giovani.

Gruppo giovani Piacenza Musei APS

Il Gruppo Giovani di Piacenza Musei insieme ai referenti dell’Associazione 18-30 e ad alcuni artisti.

Attività

Tutte le attività svolte dal Gruppo Giovani:

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Arte in Circolo vol.V (2019)

I sotterranei di Palazzo Farnese si trasformano in una location strepitosa per le esposizioni di giovani artisti piacentini. Evento in collaborazione con l’Associazione 18-30, il Comune di Piacenza, l’Associazione Una Nuova Generazione e Amici dell’arte Piacenza.

Alla mostra era intervenuto un ospite d’eccezione: l’artista di fama nazionale Federico Clapis.

Arte in Circolo vol.IV (2019)

Apertura esclusiva del Teatro Municipale di Piacenza con visita guidata. Evento in collaborazione con Comune di Piacenza e Associazione 18-30.

Arte in circolo volume 3

Arte in Circolo vol.III (2018)

Una giornata dedicata all’arte e alle interpretazioni di giovani artisti.

Un percorso interattivo e informativo che segue la struttura circolare della location messa a disposizione, in questo caso i giardini della “Galleria Ricci Oddi” con la collaborazione ed il sostegno di Comune di Piacenza e Associazione 18-30.

Arte in Circolo vol.II (2018)

Giornata dedicata ai giovani fotografi piacentini. Evento in collaborazione con Associazione 18-30.

Arte in circolo volume 2 a Palazzo Gotico a Piacenza

Arte in Circolo (2017)

Un pomeriggio dedicato all’arte e alle sue reinterpretazioni, da giovani artisti piacentini in produzioni live a proiezioni di icone internazionali della street art.
Un percorso interattivo e informativo che segue la struttura circolare della chiesa sconsacrata di San Bartolomeo in collaborazione con l’Associazione 18-30 e l’Associazione Sanbart.

“Caccia al Guercino” (2017)

Caccia al tesoro per bambini sulle tracce del noto artista Guercino. Realizzata nel centro di Piacenza ha portato i più piccoli alla scoperta di luoghi cari a Guercino attraverso giochi e attività ludiche.

 

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Adesione alla GAMI (2017)

Il nostro Gruppo Giovani è stato fra i primi ad aderire al gruppo dei Giovani Amici dei Musei Italiani (GAMI). Questa opportunità ci ha permesso di far conoscere l’arte piacentina a giovani appassionati di arte situati in tutte le regioni italiane.

La didattica nei musei: esperienze a confronto (20 ottobre 2005)

In occasione del Decennale di Piacenza Musei, il Gruppo Giovani ha organizzato presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano il convegno La didattica nei musei: esperienze a confronto, una rassegna di esperienze, proposte, dibattiti sulle tematiche della didattica museale. Tra i partecipanti, i responsabili di alcuni musei di Piacenza (Musei Civici di Palazzo Farnese, Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi), Cremona (Museo Civico Ala Ponzone), Parma (Galleria Civica Stuard), Reggio Emilia (Musei Civici), Milano (Museo Bagatti Valsecchi).

Ciclo di incontri sul tema “Dal Figurativo all’Astratto”

Ciclo di incontri sul tema “Dal Figurativo all’Astratto”, realizzato in collaborazione con il FAI nei mesi di novembre e dicembre 2000. Il ciclo di conferenze si è svolto nell’Auditorium Santa Margherita presso la Fondazione di Piacenza e Vigevano, ed è stato tenuto dalla Prof.ssa Elena Sichel con la presentazione del Prof. Stefano Fugazza, direttore della Galleria Ricci Oddi. Al corso, oltre ad artisti e amatori, hanno partecipato anche i ragazzi dei Licei artistico, classico e scientifico di Piacenza.

“Caccia al Tesoro” lungo la Via Francigena

Tra le attività già proposte e svolte dal Gruppo Giovani dell’Associazione Piacenza Musei, si segnala la singolare “Caccia al Tesoro” lungo la Via Francigena, sulle tracce del Graal, realizzata nel settembre 1998. Nei luoghi scelti per la “caccia”, effettuata con spostamenti in bicicletta, sono rintracciabili presenze templari, puntualmente richiamate dalle domande poste ai concorrenti lungo le tappe del percorso. Il “gioco” ha infatti avuto inizio dal castello di Calendasco, con la chiesa adiacente e il Romitorio di San Corrado, per giungere a Cotrebbia Vecchia e poi fino a Soprarivo.

 

Organigramma

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Piacenza Musei in carica per il triennio 2019/2021, è così composto:

Michela Bassi

Presidente

Giorgia Cravedi

Consigliere

Luca Maffi

Vice presidente

Francesca Chiara Confalonieri

Consigliere

Vanessa Giudice

Consigliere

Statuto dell'Associazione Piacenza Musei

ALLEGATO A
STATUTO
dell’Associazione di Promozione Sociale
PIACENZA MUSEI – APS
Art. 1 – Costituzione denominazione e sede
È costituita, ai sensi del Codice Civile e del D.lgs. 3 luglio 2017 n. 117 e successive modificazioni ed integrazioni, una Associazione di Promozione sociale denominata: “PIACENZA MUSEI – APS”, con sede legale nel Comune di PIACENZA, presso i Musei Civici in Palazzo Farnese operante senza fini di lucro.
L’eventuale trasferimento della sede sociale nell’ambito del medesimo Comune non comporta modifica statutaria e potrà essere decisa con delibera dell’Assemblea ordinaria.
La durata dell’Associazione è illimitata.
Art. 2 – Scopi e attività
L’Associazione persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale attraverso lo svolgimento continuato di attività di interesse generale ai sensi dell’art. 5 del D.lgs. 3 luglio 2017 n. 117 e successive modificazioni ed integrazioni, prevalentemente a favore degli associati e di terzi finalizzate a:
Interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale
In particolare, per la realizzazione dello scopo prefisso e nell’intento di agire in favore di tutta la collettività, l’Associazione si propone di:
1. Promuovere in qualsiasi modo, e segnatamente col favorire iniziative mecenatistiche,
l’attività dei Musei: Civico di Piacenza e Musei della città e della provincia di Piacenza;
2. Accrescere e valorizzare i patrimoni artistici e culturali;
3. Incrementare la biblioteca dei Musei, lo schedario fotografico e la relativa attrezzatura, nonché in genere i mezzi culturali e tecnici a disposizione dei Musei Civici e degli altri Musei, ricorrendo anche a contributi e a sostegni di Enti e Soggetti privati;
4. Patrocinare le manifestazioni che, in Italia ed all’estero, possono favorire la conoscenza dei Musei;
5. Promuovere ed organizzare attività a carattere culturale, anche limitate ai soci comprese eventuali pubblicazioni;
6. In genere, prendere qualsiasi iniziativa che possa, direttamente o indirettamente, contribuire al prestigio, all’importanza ed ai mezzi dei Musei di Piacenza, anche con la partecipazione di altri Enti, senza fini di lucro, che abbiano finalità affini o complementari a quelle dell’associazione;
7. svolgere ogni altra attività connessa o affine a quelle sopraelencate e compiere, sempre nel rispetto della normativa di riferimento, ogni atto od operazione contrattuale necessaria o utile alla realizzazione diretta o indiretta degli scopi istituzionali.
Le attività di cui al comma precedente, o quelle ad esse direttamente connesse, sono rivolte agli associati ed a terzi, e sono svolte in modo continuativo e prevalentemente tramite le prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti. In caso di necessità è possibile assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo ai propri associati nei limiti previsti dalla normativa vigente.
L’Associazione potrà esercitare attività diverse da quelle di interesse generale ma ad esse strumentali, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di terzo settore.
Art. 3 – Risorse economiche
L’Associazione trae le risorse economiche per il funzionamento e per lo svolgimento della propria attività da:
1) quote e contributi degli associati;
2) eredità, donazione e legati;
3) contributi dello Stato, delle regioni, di enti locali, di enti o di istituzioni pubbliche, anche finalizzati al sostegno di specifiche e documentate programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari;
4) contributi dell’Unione Europea e di organismi internazionali;
5) entranti derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;
6) proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale, volte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;
7) erogazioni liberali degli associati e dei terzi;
8) entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, (per es.: feste, sottoscrizioni anche a premi);
9) ogni altra entrata ammessa ai sensi del D.lgs. 117/2017.
Il fondo comune, costituito — a titolo esemplificativo e non esaustivo — da avanzi di gestione, fondi, riserve e tutti i beni acquisiti a qualsiasi titolo dall’Associazione, non è mai ripartibile fra gli associati durante la vita dell’associazione né all’atto del suo scioglimento, ai sensi della normativa vigente in materia di terzo settore.
E vietato distribuire, anche in modo indiretto utili e avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge.
Gli avanzi di gestione debbono essere impiegati per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.
L’esercizio finanziario dell’Associazione ha inizio e termine rispettivamente il 10 gennaio ed il 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio il Consiglio direttivo redige il bilancio consuntivo o rendiconto e lo sottopone all’approvazione dell’Assemblea dei soci entro 4 mesi.
Copia del bilancio consuntivo verrà messo a disposizione di tutti gli associati assieme la convocazione dell’Assemblea che ne ha all’ordine del giorno l’approvazione.

I documenti di bilancio sono redatti ai sensi del D.lgs. 117/2017 e delle relative norme di attuazione.
Art. 4 – Membri dell’Associazione
All’associazione possono aderire senza alcun tipo di discriminazione tutti i soggetti che decidono di perseguire lo scopo dell’associazione e di sottostare al suo statuto. I soci hanno stessi diritti e stessi doveri.
Eventuali ed eccezionali preclusioni, limitazioni, esclusioni devono essere motivate e strettamente connesse alla necessità di perseguire i fini di promozione sociale che l’associazione si propone.
Possono essere soci sia persone fisiche, sia persone giuridiche private senza scopo di lucro o economico.
Il numero degli aderenti è illimitato. Sono membri dell’Associazione i soci fondatori e tutte le persone fisiche, che si impegnino a contribuire alla realizzazione degli scopi dell’Associazione.
L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato, fermo restando in ogni caso il diritto di recesso.
Art. 5 – Criteri di ammissione ed esclusione dei soci
L’ammissione a socio, deliberata dal Consiglio direttivo, è subordinata alla presentazione di apposita domanda scritta da parte degli interessati in cui si esplicita l’impegno ad attenersi al presente statuto e ad osservare gli eventuali regolamenti e le delibere adottate dagli organi dell’Associazione.
Il Consiglio direttivo cura l’annotazione dei nuovi aderenti nel libro dei soci dopo che gli stessi avranno versato la quota associativa annuale, con contestuale rilascio della tessera associativa.
L’eventuale reiezione della domanda deve essere sempre motivata e comunicata in forma scritta; l’aspirante associato non ammesso ha facoltà di proporre ricorso contro il provvedimento alla prima assemblea degli associati che sarà convocata.
In caso di domande di ammissione come associato presentate da minorenni, le stesse dovranno essere controfirmate dall’esercente la responsabilità genitoriale.
In caso di domanda presentata da soggetti diversi dalle persone fisiche, essa dovrà essere presentata dal legale rappresentante del soggetto che richiede l’adesione.
La qualità di socio si perde:
per decesso;
per recesso;
per decadenza causa mancato versamento della quota associativa per due anni consecutivi, oppure trascorsi due mesi dal sollecito;
per esclusione:
per comportamento contrastante con gli scopi dell’Associazione;
per persistenti violazioni degli obblighi statutari, degli eventuali regolamenti e deliberazioni adottate dagli organi dell’Associazione.
L’esclusione dei soci è deliberata dal Consiglio direttivo. In ogni caso, prima di procedere all’esclusione, devono essere contestati per iscritto al socio gli addebiti che allo stesso vengono mossi, consentendo facoltà di replica. Avverso il provvedimento di esclusione l’associato ha facoltà di proporre ricorso alla prima assemblea dei soci che sarà convocata. Fino alla data di svolgimento dell’Assemblea il provvedimento si intende sospeso. L’esclusione diventa operante dalla
annotazione sul libro soci a seguito della delibera dell’Assemblea che abbia ratificato il provvedimento di esclusione adottato dal Consiglio direttivo.
Il recesso da parte degli associati deve essere comunicato in forma scritta all’Associazione. Il Consiglio Direttivo ne prende atto nella sua prima riunione utile.
Il recesso o l’esclusione del socio vengono annotati da parte del Consiglio direttivo sul libro degli associati.
Il socio receduto o escluso non ha diritto alla restituzione delle quote associative versate.
Le quote associative sono intrasmissibili e non rivalutabili.
Art. 6 – Diritti e doveri dei soci
I soci hanno diritto a:
partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione;
godere, se maggiorenne, dell’elettorato attivo e passivo; nel caso di persone giuridiche o Enti il diritto ad accedere alle cariche associative è riconosciuto in capo ai loro legali rappresentanti o mandatari;
prendere visione di tutti gli atti deliberativi e di tutta la documentazione relativa alla gestione dell’Associazione, con possibilità di ottenerne copia.
I soci sono obbligati a:
osservare il presente statuto, i regolamenti interni e le deliberazioni legalmente adottate dagli organi associativi; astenersi da qualsiasi comportamento che si ponga in contrasto con gli scopi e le regole dell’Associazione versare la quota associativa di cui al precedente articolo;
contribuire, nei limiti delle proprie possibilità, al raggiungimento degli scopi statutari.
Art. 7 – Organi dell’Associazione
Sono Organi dell’Associazione:
l’Assemblea dei soci;
il Consiglio direttivo;
il Presidente;
L’elezione degli Organi dell’Associazione non può essere in alcun modo vincolata o limitata nel rispetto della massima libertà di partecipazione all’elettorato attivo e passivo.

Art. 8 – L’Assemblea
L’Assemblea generale degli associati è il massimo organo deliberativo dell’Associazione ed è convocata in sessioni ordinarie e straordinarie. Essa è l’organo sovrano dell’Associazione e all’attuazione delle decisioni da essa assunte provvede il Consiglio direttivo.
Nelle assemblee hanno diritto al voto gli associati maggiorenni in regola con il versamento della quota associativa dell’anno in corso ed iscritti da almeno tre mesi nel libro soci. Ogni associato potrà farsi rappresentare in Assemblea da un altro associato con delega scritta. Ogni associato non può ricevere più di 3 deleghe.
L’Assemblea viene convocata dal Presidente del Consiglio direttivo almeno una volta l’anno per l’approvazione del bilancio o rendiconto consuntivo ed ogni qualvolta lo stesso Presidente o almeno due terzi dei membri del Consiglio direttivo o un decimo degli associati ne ravvisino l’opportunità.
L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio direttivo o, in sua assenza, dal Vice-Presidente ed in assenza di entrambi da altro membro del Consiglio direttivo eletto dai presenti.
Le convocazioni devono essere effettuate mediante avviso scritto in forma cartacea e/o informatica da recapitarsi almeno 15 giorni prima della data della riunione.
L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione quando sia presente o rappresentata almeno la metà dei soci. In seconda convocazione, che non può aver luogo nello stesso giorno fissato per la prima, l’Assemblea è validamente costituita qualunque sia il numero dei soci intervenuti o rappresentati, trascorsi almeno 30 minuti dall’orario di convocazione.
Le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria sono prese a maggioranza di voti.
L’Assemblea ordinaria:
• nomina e revoca i componenti degli organi sociali;
nomina e revoca, quando previsto, il soggetto incaricato alla revisione legale dei conti;
• approva il bilancio;
delibera sulla responsabilità dei componenti degli organi sociali e promuove azione di responsabilità nei loro confronti;
delibera sull’esclusione degli associati in caso di ricorso ad essa da parte del socio escluso;
delibera sulla reiezione di domande di ammissione di nuovi associati in caso di ricorso ad essa da parte dell’aspirante socio non ammesso;
approva l’eventuale regolamento dei lavori assembleari;
fissa le linee di indirizzo dell’attività annuale;
destina eventuali avanzi di gestione alleattivi istituzionali
delibera sugli altri oggetti ad essa attribuiti dalla legge, dall’atto costitutivo o dallo Statuto o proposti dal Consiglio direttivo.
L’Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dello statuto, sulla trasformazione, fusione o scissione e sullo scioglimento dell’Associazione.

Per modificare lo statuto occorrono in prima convocazione il voto favorevole della metà più uno degli associati, in seconda convocazione occorre la presenza, in proprio o per delega, di almeno metà degli associati e il voto favorevole dei tre quarti dei presenti.
Qualora nella seconda convocazione non venisse raggiunto il quorum costitutivo, è possibile indire una terza convocazione, a distanza di almeno 15 gg. dalla seconda convocazione, nella quale la deliberazione in merito a modifiche statutarie sarà valida qualunque sia il numero dei soci intervenuti o rappresentati purché adottata all’unanimità.
Per deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati.
Nelle deliberazioni del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità i componenti dell’organo di amministrazione non hanno diritto di voto.
Art. 9 — Il Consiglio Direttivo
Il Consiglio direttivo è formato da un numero di membri non inferiore a tre e non superiore a nove, eletti dall’Assemblea dei soci. I membri del Consiglio direttivo rimangono in carica per tre anni e sono rieleggibili. Possono fare parte del Consiglio direttivo esclusivamente gli associati.
Nel caso in cui, per dimissioni o altre cause, uno dei componenti il Consiglio direttivo decada dall’incarico, l’Assemblea degli associati provvede alla sostituzione nella seduta immediatamente successiva; oppure il Consiglio direttivo può provvedere alla sua sostituzione, nominando il primo tra i non eletti, salvo ratifica da parte dell’Assemblea degli associati immediatamente successiva, che rimane in carica fino allo scadere dell’intero Consiglio.
Nel caso in cui oltre la metà dei membri del Consiglio direttivo decada, l’Assemblea deve provvedere alla nomina di un nuovo Consiglio.
Il Consiglio direttivo:
nomina al suo interno un Presidente, un Vice Presidente ed un Segretario;
cura l’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea;
predispone bilancio o rendiconto;
stabilisce l’entità della quota associativa annuale;
delibera sulle domande di nuove adesioni e sui provvedimenti di esclusione degli associati;
delibera l’eventuale regolamento interno e le sue variazioni;
provvede alle attività di ordinaria e straordinaria amministrazione che non siano spettanti all’Assemblea dei soci.
Il Consiglio direttivo è presieduto dal Presidente o in caso di sua assenza da Vice-Presidente ed in assenza di entrambi dal membro più anziano di età.
Il Consiglio direttivo è convocato con comunicazione scritta da spedirsi anche per e-mail, dieci giorni prima della riunione. In difetto di tale formalità, il Consiglio è comunque validamente costituito se risultano presenti tutti i consiglieri.
Di regola è convocato ogni tre mesi e ogni qualvolta il Presidente o in sua vece il Vice-presidente, lo ritenga opportuno, o quando almeno i due terzi dei componenti ne facciano richiesta.

Assume le proprie deliberazioni con la presenza della maggioranza dei suoi membri ed il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti.
Nel caso in cui il Consiglio direttivo sia composto da solo tre componenti, esso è validamente costituito e delibera quando sono presenti tutti.
I verbali di ogni adunanza, redatti in forma scritta a cura del Segretario e sottoscritti dallo stesso e da chi ha presieduto l’adunanza, vengono conservati agli atti.
Art. 10 – Il Presidente
Il Presidente, nominato dal Consiglio direttivo, ha il compito di presiedere lo stesso nonché l’Assemblea dei soci, stabilisce l’ordine del giorno delle riunioni del Consiglio Direttivo, le presiede e coordina l’attività dell’Associazione con criteri di iniziativa per tutte le questioni non eccedenti l’ordinaria amministrazione.
Al Presidente è attribuita la rappresentanza legale dell’Associazione di fronte ai terzi ed in giudizio.
In caso di sua assenza o impedimento le sue funzioni spettano al Vice-Presidente, anch’esso nominato dal Consiglio direttivo. In caso di accertato definitivo i pedimento o di dimissioni, spetta al Vice Presidente convocare entro 30 giorni il Consiglio direttivo per l’elezione del nuovo Presidente.
Il Presidente cura l’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio direttivo e, in casi eccezionali di necessità ed urgenza, ne assume i poteri. In tal caso egli deve contestualmente convocare il Consiglio direttivo per la ratifica del suo operato.
Art. 11 – Scioglimento
Lo scioglimento dell’Associazione deve essere deliberato dall’Assemblea straordinaria con il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati aventi diritto di voto. In caso di scioglimento dell’Associazione, il patrimonio residuo è devoluto, previo parere positivo dell’Ufficio Regionale del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, obbligatorio a far tempo dal momento in cui tale Ufficio verrà istituito, e salva destinazione imposta dalla legge, ad altri Enti del terzo settore, secondo quanto previsto dal D.lgs. 117/2017.
Art. 12 – Rinvio
Per quanto non espressamente riportato in questo statuto si fa riferimento al Codice Civile e ad
altre norme di legge vigenti in materia.